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OGGETTO DEI LAVORI
La Chiesa versava in un grave stato di degrado dovuto principalmente alla mancanza assoluta di
qualsiasi tipo di manutenzione; pertanto l’appalto, bandito dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il
Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico di Napoli e provincia, interessava il
completamento della copertura del transetto e la messa in sicurezza dell’abside.
INTERVENTI ESEGUITI
Per prima cosa è stato eseguito il consolidamento murario dei timpani con opere di cuci-scuci previa
puntellatura delle murature che si presentavano fuori asse e pericolanti, si è quindi intervenuto con la
costruzione di un setto murario in tufo con cuciture alla muratura esistente.
Si è reso quindi necessario posizionare le capriate su un unico piano geometrico con l’aiuto di martinetti
idraulici, previo smontaggio degli ottagoni del cassettonato, e successiva puntellatura delle capriate per
evitarne il ribaltamento.
Successivamente è stata effettuata un’accurata pulizia di tutte le parti lignee, ricoperte da un consistente
strato di guano e sono quindi state bonificate con prodotto disinfettante a base di CY permetrina, previa pulizia
delle lesioni onde consentire una migliore penetrazione del prodotto antiparassitario che è stato poi irrorato
nelle fessure, che sono quindi state sigillate con gommapiuma e stucco sigillante ad alta sbabilità ed elasticità.
Sono stati rinforzati gli elementi il legno inflessi (puntoni di cinque capriate) con l’inserimento di barre in
vetroresina del diametro di 20 mm.
Inoltre è stata realizzata quindi la solidarizzazione dei nodi delle capriate in legno (puntone-monaco) con
barre in trafilato di fibra di vetroresina (ogni nodo è stato solidarizzato con n.2 da 20 mm con lunghezza di 60
cm) poste nei nodi, mediante perforazione, e ancorate con pasta di resina epossidica (compresa la preventiva
sigillatura di fessure e lesioni locali con stucco epossidico).
Oltretutto sono stati risanati i legni mediante soluzione di resine acriliche in acetone date a pennello a più mani
con concentrazioni crescenti per ogni mano.
Per quanto riguarda il completamento del tetto si è iniziato con la realizzazione della piccola orditura
composta da travicelli di legno poggiante sulle capriate e da un tavolato continuo in abete. Su tale
struttura, per prevenire l’infiltrazione di acque meteoriche, è stato realizzato un piannellato in laterizio con
relativo massetto in malta bastarda e masso impermeabilizzante a base di bitume polimero plastomero, ed è
infine stato ricollocato il manto di tetto con tegole esistenti e integrato con nuove.
Per quanto riguarda la messa in sicurezza dell’abside è stata smontata l’attuale copertura in legno pericolante
ed è stata consolidata la muratura del catino. È stata realizzata una cerchiatura in titanio del muro esterno
dell’abside finalizzata a collegare la struttura a semi-calotta dell’abside al corpo della chiesa.
La precaria struttura di copertura lignea dell’abside e la mancanza di un’adeguata impermeabilizzazione della
calotta aveva favorito ingenti infiltrazioni di acqua piovana causando danni all’affresco presente nell’intradosso
dell’abside.
Pertanto per prima cosa è stato eseguito un intervento di pulitura superficiale a pennello e delle prime
sigillature momentanee delle crepe e delle lesioni lungo tutti i bordi delle lacune; sono state quindi
puntellate meccanicamente le parti di intonaco in pericolo di caduta.
Successivamente è stato eseguito il pre-consolidamento del film pittorico tramite resine acriliche in
emulsione a bassa concentrazione (Acril 33) applicate a pennello, con interposizione di carta giapponese con
l’ausilio di siringhe. È stato quindi applicato un bendaggio di sostegno e protezione con velatino di garza e
resina acrilica (Paraloid B72) e sono state consolidate tutte le zone di decoesione degli intonaci profondi
e superficiali con malta Lafarge idrata a basso peso, caricata con pozzolana areata. Questa malta ha un’alta
resistenza meccanica e chimica, formando un composto di tipo idraulico specifico per opere murarie in cui nella
struttura vi è una notevole umidità.
Per le stuccature si è usata la calce Lafarge caricata con sabbia di diversa granulometria a seconda
dell’utilizzo. L’intervento è stato condotto in modo equilibrato dando all’intera superficie una riadesione totale
senza appesantire la volta già notevolmente compromessa.
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