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Izzo Mario Costruzioni S.r.l.

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RESTAURO CONSERVATIVO DEL
MANEGGIO COPERTO DEL SITO REALE BORBONICO

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CENNI STORICI
La realizzazione di un Maneggio Coperto si lega quindi all’antica storia della scuola di equitazione napoletana. Nel 1532 Federico Grisone, nobile napoletano, aveva aperto la prima Scuola di Equitazione, proseguita dal suo allievo Giovanni Battista Pignatelli che fondò l’Accademia Napoletana di Arte Equestre: questa passione, oltre a essere utile, era diventata simbolo di potere e di prestigio per le famiglie nobili. Carlo III di Borbone istituì a Napoli allevamenti con i
migliori cavalli del Regno.
L’edificio del Maneggio Coperto di Portici, nasce in relazione alle trasformazioni del Palazzo Mascabruno, una struttura su più piani volta ad ospitare le truppe della Reale Cavalleria Borbonica. Al piano terreno si trovavano la scuderia, i magazzini, la selleria, le prigioni, la sala scherma, la cavallerizza e i laboratori di sartoria, di calzature, ecc.; sul fondo, nel secondo cortile vicino al Maneggio, le stalle dei cavalli.
Le storie del Maneggio e del palazzo si intrecciano con quella della fabbrica della Reggia di Portici, voluta dallo stesso Carlo III; durante la costruzione del Palazzo Reale il Regio Ingegnere Giovanni Antonio Medrano trasformò l’ex Palazzo Mascabruno in “comodi di cavalleria”; l’ingegnere Tommaso Saluzzi progettò le Reali Scuderie a ne diresse i lavori, iniziati tra il 1740 e il 1753. L’incertezza è dovuta probabilmente alla sospensione degli scavi di fondazione a seguito di ritrovamento di una sontuosa villa romana: il sovrano diede ordine di scavare una grotta dal lato della strada pubblica, da cui era possibile calarsi per visitare la villa (tra i reperti rinvenuti l’aquila di marmo con le lettere Q. P. A., attribuita a Quinto Ponzio Aquila, attualmente ancora nello stemma del Municipio di Portici).
Il Maneggio rappresenta, con quello presente all’ interno del Palazzo Imperiale di Vienna, un rarissimo esempio di galoppatoio per l’addestramento dei cavalli. Si ispira al modello viennese per la forma rettangolare allungata e i due ordini di aperture sulle pareti.

 

INTERVENTI
L’appalto, bandito dal Comune di Portici, è stato diviso in due macrotipologie. La prima rientra nelle specifiche attività del restauro sulle pertinenze decorative architettoniche (intonaci antichi e decorati, stucchi delle modanature e degli elementi decorativi, elementi strutturali e decorativi in pietra, elementi lignei della copertura e di porte e finestre, antiche pavimentazioni, ferramenta, opere in ferro (cancelli, strutture ed elementi decorativi).La seconda comprende attività di restauro architettonico e opere impiantistiche in un contesto sottoposto a tutela: restauro e consolidamento delle murature, realizzazione di nuove opere murarie,
realizzazione degli impianti e fornitura di opere provvisionali.In primo luogo è stato eseguito il rilevamento di dati conservativi con la realizzazione di mappe differenziate per tipologia e degrado; gli strumenti sono documentazione fotografica in digitale e una serie di indagini diagnostiche sulle murature del fabbricato. Nell’esecuzione del lavoro, a integrazione di quanto già previsto nel progetto definitivo, sono state eseguite indagini con un piano di controlli diagnostici previsti fino alla fase di collaudo finale, con l’acquisizione di dati chimici, fisici, storici e archivistici che, secondo uno schema di raffronto, forniscono un archivio indispensabile per la conservazione del bene.
Le fasi eseguite:
REVISIONE E REALIZZAZIONE DI INTONACI NUOVI : la revisione è avvenuta con metodo percussivo e con l’aiuto del rilievo scanner laser, e gli intonaci nuovi ad integrazione, sono stati effettuati in cantiere con l’utilizzo di molazza, per adeguarsi alla granulometria e caratteristica (base calce) degli intonaci presenti, e con finitura liscia come quelli esistenti, eseguita a lama.
IMPIANTI :
• elettrici, sono stati eseguiti sotto straccia nelle murature esistenti per alimentazione a 220V che a 380 V;
• illuminazione, messa in opera di sistema tenso negli ambienti superiori, faretti per l’illuminazione dell volte e fari a
campana per l’illuminazione della sala del maneggio, oltre a tutte le lampade di emergenza;
• antincendio, sono stati eseguiti i sistemi di rilevazione fumo sia quello di spegnimento incendio;
• fonia e dati sugli ambienti uffici al primo piano;
• idrico sanitario completo di collegamento fognario sui due livelli del maneggio;
• climatizzazione è centralizzata con macchina esterna completo di Unita di trattamento aria, l’impianto è stato realizzato eseguendo uno scavo all’interno del maneggio e canalizzato con bocchette ad altezza di 1,50 metri;
CONSOLIDAMENTO DI INTONACI E STUCCHI ANTICHI : Il consolidamento è stato eseguito con iniezioni a bassa pressione di calce con resine e con l’inserimento, dove necessario, di barrotti di ottone, l’integrazione invece è stata eseguita preparando una modanatura lavorata con una dima in legno e riprodotta con malta ed armatura in acciaio zincato.
INTEGRAZIONE PITTORICA DI INTONACI ANTICHI : attintatura di velature come quelle esistenti dello stesso colore e materiale (calce) eseguite, per la maggior parte, nel contorno delle cornici, sotto la guida di restauratori specializzati.
ATTINTATURA DI INTONACI : dopo una accurata ricerca stratigrafica dei colori esistenti sulle facciate, sono state eseguite le tinteggiature delle facciate interne ed esterne con colori chiari a base calce date a pennello in più mani.
A completamento del restauro delle facciate con il nostro ufficio tecnico è stato elaborato un adeguamento strutturale delle facciate nel rispetto della “DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 febbraio 2011”, e la Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008, per garantire la stabilità strutturale sul manufatto; sono state eseguite delle strutture in acciaio utilizzando perforatori ad aria per evitare danni alla muratura, una volta ultimati sono stati inseriti tutti gli elementi in carpenteria metallica come da progetto strutturale e successivamente verniciati con lo stesso colore della facciate per mitigare la struttura stessa.

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